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IN QUESTA PAGINA RIPORTIAMO LE E-MAIL RICEVUTE E CHE RITENIAMO UTILE  PORTARLE A CONOSCENZA DEI VISITATORI DEL NOSTRO SITO

 

E-MAIL RICEVUTA SABATO 15.11.07

Roma , 15/11/2007

                                      Comunicato stampa

                       G8 GENOVA VOGLIAMO ASSOLTI I POLIZIOTTI

  PER UNA RIAPPACIFICAZIONE NAZIONALE , VOGLIAMO LO STESSO TRATTAMENTO USATO PER EX TERRORISTI  ED IRRIDUCIBILI CRIMINALI MAFIOSI ,CHE LO STATO HA PERDONATO AL DI LA DELLA LEGGE.

NON SI PUO’ CHIEDERE DI ESSERE INFLESSIBILI CON LE FORZE DELL’ORDINE CHE COMUNQUE COMPIONO IL PROPRIO LAVORO ANCHE SE RARAMENTE INCAPPANO IN COMPORTAMENTI TROPPO ECCESSIVI ED INVECE CONTRO I CRIMINALI TERRORISTI , ANCHE SE CONDANNATI IN MANIERA DEFINITIVA , AVERE UN ATTEGGIAMENTO COMPRENSIVO E DI FAVORE , CHE IL PIU’ DELLE VOLTE SFOCIA NELL’ASSURDITA’ DI QUESTA NOSTRA SOCIETA’ , COME INNEGGIAMENTI CON TANTO DI CORTEI AUTORIZZATI ALLE BRIGATE ROSSE ED AL TERRORISMO , OPPURE INVITATI PRESSO LE UNIVERSITA’ A TENERE LEZIONI DI VIOLENZA E DI TERRORISMO .

NOI VOGLIAMO CHE I POLIZIOTTI INQUISITI A GENOVA PER I NOTI FATTI DEL G8 , SIA RESTITUITA LORO LA DIGNITA’ CHE MERITANO , DOPO TUTTO GLI INCIDENTI SONO STATI PROVOCATI DAI NO GLOBAL , NON DI CERTO DAI POLIZIOTTI , E LE SIA CHIESTO ANCHE SCUSA  PER L’ASSURDO LINCIAGGIO CHE HANNO DOVUTO SUBIRE.

BRUNO BERARDI

“DOMUS CIVITAS”

ASSOCIAZIONE NAZIONALE

VITTIME TERRORISMO

3295340474

 

 
     
 
 
E-MAIL RICEVUTA SABATO 05.05.07
 
 
 
Il 1° maggio scorso, sul giornale L'ECO DEL CHISONE che si edita in Piemonte, è apparsa la notizia che quì sotto riportiamo.
Il Tenente dei Carabinieri Comandante la Compagnia CC di Pinerolo, a nostro avviso ha fatto delle dichiarazioni che, come ex GPG, ci hanno molto amareggiato ed abbiamo ritenuto di scrivere al giornale e al Tenente la lettera che vi alleghiamo.

La critica del comandante dei Carabinieri
Ancora furti: ma a cosa servono i vigilantes?
01-05-2007
«Mi dissocio dalla scelta d'ingaggiare dei vigilantes». Così il tenente Marco Porcedda, comandante della Compagnia dei Carabinieri di Pinerolo, mette in guardia dall'idea che altri, oltre ai Carabinieri, o al limite alla Polizia municipale, possano essere efficaci nell'affrontare l'aumento dei furti, in Val Pellice e nel Pinerolese.

«Forze dell'ordine non ci si improvvisa». È questa la presa di posizione dell'Arma, dopo che il Comune di Luserna S.G. ha optato per una società privata di vigilanza: «Né i normali cittadini che si avventurano in ronde notturne - ha spiegato Porcedda - né le guardie giurate hanno la necessaria preparazione e la dovuta consapevolezza dei rischi».

La situazione sarebbe seria ma non allarmante. E mentre i militari della Compagnia, per rassicurare i cittadini, intensificavano i controlli in valle fino a una media di due-tre pattuglie ogni notte, lunedì scorso a S. Secondo un'intera via è stata presa d'assalto dai ladri. Domenica due motociclisti hanno rotto il finestrino di un'auto e rubato il borsello. Proprio alle spalle del proprietario, che si era fermato un istante vicino al ponte di Garzigliana.
L'ECO DEL CHISONE

 

      Associazione Guardie Giurate in Congedo
                   Via Lanzo 16/b - 10148 Torino
              Tel. 3476635025 - Fax 1782208571
              Web: www.guardiegiurateincongedo.it
             E-mail: info@guardiegiurateincongedo.it

                                                                                              Torino 4 maggio 2007

                                                                       Al Direttore de

                                                                       L’ECO DEL CHISONE

                                                                       Casella Postale 168

                                                                       Poste Pinerolo Centro

                                                                       10064 PINEROLO TO

                                                           e, p.c.   Al Comandante della Compagnia Carabinieri di Pinerolo

Preg.mo Sig. Direttore,

            il 1 maggio scorso su L’ECO DEL CHISONE è apparso un articolo avente per titolo “La critica del comandante dei Carabinieri – Ancora furti: ma a cosa servono i vigilantes?”

            Da quanto si legge nel pezzo il tenente Marco Porcedda, comandante della Compagnia Carabinieri di Pinerolo, a seguito della decisione del Comune di Luserna San Giovanni di optare per una società privata di Vigilanza per combattere l’aumento dei furti, avrebbe dichiarato: “Mi dissocio dalla scelta d’ingaggiare dei vigilantes” ed anche “Forze dell’ordine non ci si improvvisa”  e ancora “Né i normali cittadini che si avventurano in ronde notturne, né le guardie giurate hanno la necessaria preparazione e la dovuta consapevolezza dei rischi”.

            Detto quanto sopra mi premeva precisare che sono d’accordo con il Tenente Porcedda quando afferma che “i normali cittadini che si avventurano in ronde notturne non possiedono la necessaria preparazione ecc., mentre la stessa cosa non si può sostenere per le Guardie Particolari Giurate dipendenti da Istituti di Vigilanza.

            Il Tenente dimentica che il decreto di nomina a Guardia Particolare Giurata viene rilasciato dal Prefetto della Provincia dove si opera ed è chiaro quindi che il Prefetto rilascia il decreto solo a persone ritenute idonee a svolgere i compiti di vigilanza e sorveglianza ad esse affidati.

            Il Tenente dimentica che le Guardie Particolari Giurate svolgono servizi di vigilanza anche a siti di interesse pubblico come Tribunali, Ospedali, Aeroporti, Musei, Caserme, ecc. ecc.

Il Tenente dimentica che l’attività di vigilanza privata è considerata un servizio pubblico essenziale, ai sensi e per gli effetti della legge n. 146/1990 e successive modificazioni ed integrazioni, nella parte in cui è funzionale e/o strumentale ai diritti costituzionalmente tutelati alla vita, alla salute, alla libertà e sicurezza della persona, dell’ambiente e del patrimonio storico e artistico.

            Il Tenente dimentica, o non sa, che in Italia, nelle ore notturne circolano molte più pattuglie della Vigilanza Privata che quelle delle forze statuali e che molto spesso sono proprio queste ultime che ne chiedono l’ausilio.

            Egregio Direttore, mi premeva far sapere ai suoi lettori, se sarà cosi cortese di pubblicare questa mia, la verità sulle Guardie Particolari Giurate ed inoltre ricordare che le moderne Guardie Particolari Giurate prima di essere inviate in servizio partecipano a corsi di formazione e successivamente di aggiornamento e che sono ben consapevoli dei rischi che incontrano nello svolgimento del loro servizio.

            Ringraziandola per l’attenzione le porgo i migliori saluti.

                                                                                       Il Presidente

                                                                                  Giordano Lacasella

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Cc: 'lorenzo'

Sent: Wednesday, May 06, 2009 9:52 PM

Subject: LETTERA APERTA

 

LETTERA APERTA CON PREGHIERA DI PUBBLICARLA

Anche quest’anno, Il Presidente della Repubblica ha invitato i familiari delle vittime del terrorismo alla celebrazione della “Giornata dedicata alle vittime del terrorismo” che si terrà a Roma Sabato 9 Maggio 2009 presso il Palazzo del Quirinale.

Come ho già dichiarato in passato, e sono passati alcuni anni, non ho alcuna intenzione di partecipare a cerimonie celebrative in ricordo delle vittime del terrorismo se non verrà prima concluso un percorso che dia loro la verità e la giustizia che da troppi anni attendono: per quanto riguarda l’assassinio di mio padre Lando Conti da parte delle Brigate Rosse – Partito Comunista Combattente, dopo ventitre anni non se ne conoscono ancora gli esecutori materiali. Ma non basta: da qualche mese la Procura di Firenze ha anche deciso di archiviare il caso…

Per contro le Istituzioni della Repubblica Italiana hanno finora dato miglior tutela agli assassini ex terroristi che non a noi, familiari delle vittime del terrorismo, costretti ad assistere a dichiarazioni enfatiche di questi cattivi maestri spesso messi in cattedra, costretti ad esporci in prima persona per tutelare inutilmente i nostri diritti, costretti ad un dolore reso ancor più grande da una incomprensibile mancanza di rispetto per coloro che morirono per uno Stato che, di fatto, li ha rinnegati.

Mi permetto quindi di rivolgere alla Presidenza della Repubblica due “appunti”, uno sostanziale e uno di carattere formale.

Ormai da due anni ho scritto al Presidente della Repubblica per chiedere un “lavoro decoroso” per una giovane vittima del terrorismo: Silvano Burri, filgio di Lia Serravalli (Lia, nell’esplosione, perse le figlie Sonia di 7 anni e Patrizia di 18 anni, le la sorella Silvana di anni 34 col bimbo che portava in grembo).

A tutt’oggi non ho ricevuto comunicazione dalla Presidenza della Repubblica circa l’avvenuta assunzione di Silvano.

Mentre così lo Stato si propone con insistenza la riabilitazione degli ex terroristi (), con altrettanta puntualità si dimentica delle proprie vittime.

Bei discorsi, parole di altissimo valore morale e prese di coscienza degli errori commessi, non sono serviti a far prevalere la cultura dei “fatti e non parole”…

Anche quest’anno non ho ricevuto l’invito a partecipare alla Cerimonia del 9 di maggio. Mi è stato detto che la Presidenza della Repubblica ha inviato gli inviti ai Presidenti delle Associazioni delle vittime. Ma chi, come me, non è iscritto a nessuna associazione ? Nessun invito….

Non mi pare che rientri nei poteri del Presidente della Repubblica “obbligare” i cittadini ad iscriversi ad una associazione. Penso, francamente, che questa scelta sia sbagliata perché tende a dividere le vittime del terrorismo e della mafia catalogandole in: vittime di seria A e vittime di serie B.

A tal riguardo non voglio parlare della scelta del presidente della Repubblica di invitare alla cerimonia di quest’anno anche la vedova di Pinelli. La scelta si commenta da sola…

A questo punto mi nascono però alcune riflessioni.

Quando dobbiamo ancora tollerare, sopportare e soffrire ?

Quanto Lia Serravalli e suo figlio Silvano dovranno lottare per avere i propri diritti riconosciuti ?

Quali sono i fatti concreti che questo Stato e le Istituzioni hanno fatto in questi ultimi anni per noi, umili familiari delle vittime del terrorismo e della mafia ?

Sabato 9 maggio 2009, pensando a mia mamma e ai miei fratelli e a mia nonna, dirò: papà, valeva la pena sacrificare la vita per tutto questo ?

Mi unirò, quindi, in un abbraccio virtuale a tutti i caduti delle Forze dell’Ordine e alle loro famiglie. A loro, e solo a loro, devo una riconoscenza sia per la vera solidarietà e vicinanza mostrata in questi anni e sia per tutto quello che fanno giornalmente per mantenere ordine in questa …. italietta.

Dott.

Lorenzo Conti

Via Maffei 99

50133 Firenze

Cell 333 1485713

lore_co@libero.it

lorenzo.conti1@banca.mps.it